Le chiese del Giubileo a Guastalla e i monasteri
VOIE DE MATHILDE DE TOSCANE DU SAINT VISAGE
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Conoscere Guastalla, l'antico ducato e la storia della sua Chiesa: il percorso proposto permette di ritrovare antichi luoghi dimenticati e ritrovati.
La Concattedrale di Guastalla dedicata a San Pietro è tra i luoghi giubilari della Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla, nonché il principale edificio di culto cattolico di Guastalla. E' sede vescovile dal 1828 al 1986, anno in cui avviene la fusione con la Diocesi di Reggio Emilia, assumendo così il nome attuale di diocesi di Reggio Emilia-Guastalla.
La chiesa, iniziata nel 1569 per volere del conte Cesare Gonzaga su progetto di Francesco Capriani venne ultimata nel 1575 e consacrata il 18 febbraio dello stesso anno da san Carlo Borromeo, giunto a Guastalla a causa della morte del cognato Cesare. Dotata originariamente di una facciata semplice e poco elaborata, allineata con le torri campanarie, si è giunti a quella attuale (1716) più elaborata. Nel 1670 l'architetto reggiano Antonio Vasconi intervenne internamente per restaurare ed abbellire di ornamenti e affreschi la cappella del Santo Sacramento.
Il 2 ottobre 2016, la concattedrale è stata riaperta al culto dopo il terremoto dell'Emilia del 2012.
Altro luogo giubilare diocesano è Il Santuario della Beata Vergine della Porta una tra le più belle ed interessanti chiese barocche del territorio.
Costituisce fulcro dell'intero edificio l’immagine sacra della Madonna, dipinta da Damiano Padovani nella metà del seicento, immagine posta sul muro della porta San Francesco a sud della città. L’iconografia rappresenta la Madonna con il Bambino e genuflessi San Francesco e San Carlo Borromeo.
Il santuario nasce a seguito di un event miracoloso avvenuto il 7 febbraio del 1693 e dal 1693 al 1695 furono registrati 333 miracoli, cosa che indusse il duca Vincenzo Gonza e la duchessa Maria Vittoria ad avviare i lavori per la costruzione del Santuario nel 1693 e nel 1701 già iniziarono le funzioni religiose al suo interno che fu completato con la collocazione del 12 profeti nel 1786 sotto la signoria dei Borbone.
Il Santuario è costruito su parte delle mura dove vi era la porta San Francesco. L’intero edificio riporta invocazioni alla Madonna e tramite dipinti e simboli a vicende della famiglia Gonzaga,
Il percoso che unisce le due chiese (corso Garibaldi, via Volturno, Piazza MAtteotti) permette di conoscere gli antichi luoghi della presenza di religosi nella città.
Tra tutti, emerge ancora oggi il Monastero di clausura delle Agostiniane di san Carlo, un antico edificio seicentesco che si è trasformato nel tempo fino a divenire Ospedale con le leggi Napoleoniche e poi sede di uffici e servizi;
Le visite, condotte da guide esperte, si terranno alle ore 15,30 e alle 17,30.
La Concattedrale di Guastalla dedicata a San Pietro è tra i luoghi giubilari della Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla, nonché il principale edificio di culto cattolico di Guastalla. E' sede vescovile dal 1828 al 1986, anno in cui avviene la fusione con la Diocesi di Reggio Emilia, assumendo così il nome attuale di diocesi di Reggio Emilia-Guastalla.
La chiesa, iniziata nel 1569 per volere del conte Cesare Gonzaga su progetto di Francesco Capriani venne ultimata nel 1575 e consacrata il 18 febbraio dello stesso anno da san Carlo Borromeo, giunto a Guastalla a causa della morte del cognato Cesare. Dotata originariamente di una facciata semplice e poco elaborata, allineata con le torri campanarie, si è giunti a quella attuale (1716) più elaborata. Nel 1670 l'architetto reggiano Antonio Vasconi intervenne internamente per restaurare ed abbellire di ornamenti e affreschi la cappella del Santo Sacramento.
Il 2 ottobre 2016, la concattedrale è stata riaperta al culto dopo il terremoto dell'Emilia del 2012.
Altro luogo giubilare diocesano è Il Santuario della Beata Vergine della Porta una tra le più belle ed interessanti chiese barocche del territorio.
Costituisce fulcro dell'intero edificio l’immagine sacra della Madonna, dipinta da Damiano Padovani nella metà del seicento, immagine posta sul muro della porta San Francesco a sud della città. L’iconografia rappresenta la Madonna con il Bambino e genuflessi San Francesco e San Carlo Borromeo.
Il santuario nasce a seguito di un event miracoloso avvenuto il 7 febbraio del 1693 e dal 1693 al 1695 furono registrati 333 miracoli, cosa che indusse il duca Vincenzo Gonza e la duchessa Maria Vittoria ad avviare i lavori per la costruzione del Santuario nel 1693 e nel 1701 già iniziarono le funzioni religiose al suo interno che fu completato con la collocazione del 12 profeti nel 1786 sotto la signoria dei Borbone.
Il Santuario è costruito su parte delle mura dove vi era la porta San Francesco. L’intero edificio riporta invocazioni alla Madonna e tramite dipinti e simboli a vicende della famiglia Gonzaga,
Il percoso che unisce le due chiese (corso Garibaldi, via Volturno, Piazza MAtteotti) permette di conoscere gli antichi luoghi della presenza di religosi nella città.
Tra tutti, emerge ancora oggi il Monastero di clausura delle Agostiniane di san Carlo, un antico edificio seicentesco che si è trasformato nel tempo fino a divenire Ospedale con le leggi Napoleoniche e poi sede di uffici e servizi;
Le visite, condotte da guide esperte, si terranno alle ore 15,30 e alle 17,30.
Où EST-CE
gratuito
JOURNéES & HORAIRES
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INFO & BIGLIETTI
Ufficio Cultura Comune di Guastalla
0522839756 - 0522839761
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